OMESSA INDICAZIONE DEGLI ONERI DI SICUREZZA AZIENDALI NEGLI APPALTI DI LAVORI: VA CONFERMATA L’ESCLUSIONE ANCHE SE NON PRESCRITTO DAL BANDO (ARTT. 38, 46, 87)
nelle procedure di affidamento di lavori, i partecipanti alla gara devono indicare nell’offerta economica i costi interni per la sicurezza del lavoro, pena l’esclusione dalla procedura e ciò anche se tale indicazione non sia prescritta dal bando di gara, trattandosi di un profilo in grado di determinare l’incertezza assoluta sul contenuto dell’offerta stessa (cfr. TAR Campania, Napoli, sez.I, 29 aprile 2015, n. 2425).
Al riguardo, va altresì escluso, a parere del Collegio e diversamente da quanto opinato da parte ricorrente, che possa farsi ricorso, mercé lo svolgimento dei poteri di soccorso istruttorio, alla successiva integrazione dell’offerta economica, con l’indicazione degli oneri di sicurezza in parola, in applicazione del meccanismo di sanatoria delle ipotesi di incompletezza degli elementi e delle dichiarazioni di cui all’art.38, comma 2bis, e 46, comma 1ter, d.lgs. n.163/2006, perché una tale possibilità, concessa ai concorrenti in una fase in cui sono già state disvelate le offerte economiche di tutti i partecipanti alla gara, potrebbe alterare la dinamica concorrenziale, consentendo all’impresa, chiamata ad integrare la propria offerta economica, di compiere degli aggiustamenti della stessa nel senso di migliorarla a danno delle altre, delle quali ha ormai piena conoscenza.
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Pubblicato da: Segreteria Agoraa
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