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Le novità dello Sblocca Italia (DL n.133/2014)

Le novità dello Sblocca Italia (DL n.133/2014)
Settembre22

Pubblicato in: Articoli

Pubblicato da: Segreteria Agoraa

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Le novità dello Sblocca Italia (DL n.133/2014)

Il Decreto Sblocca Italia (DL n. 133/2014) è in vigore,  sono diverse le novità rilevanti in ambito edilizio, urbanistico e paesaggistico. 

Uno degli elementi di novità contenuti nel DL n.133/2014 è la Proroga dei termini per eseguire i lavori edili, che diventa automatico nel caso si rilevino privi di fondamento gli ostacoli posti dalla pubblica amministrazione o attività giudiziaria sia per l'inizio o per la fine dei lavori.

La denuncia di inizio attività (DIA) rimane in vita solo nei casi in cui può sostituire il permesso di costruire, per il resto viene sostituira dalla SCIA che può essere utilizzata anche per varianti minori al permesso di costruire.

Un altro elemento di novità è relativo al Permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici che viene esteso anche per il recupero delle aree industriali dismesse (favorendo il recupero e la riqualificazione del suolo) oltre al classico rilascio per gli edifici pubblici.

Il decreto legge n.133/2014 prevede nei regolamenti locali la possibilità di individuare gli edifici da espropriare attraverso il riconoscimento di forme compensative.

Per il Cambio di destinazione d'uso diventa rilevante solo il cambiamento di categoria catastale di un'unità immobiliare.

Il Decreto Sblocca Italia prevede anche una flessione verso il basso per il contributo di costruzione, che si calcolerà basandosi solo sul costo di urbanizzazione e non sugli oneri di urbanizzazione.

I comuni hanno facoltà di deliberare un'incidenza dei contributi di costruzione più leggeri per interventi di ristrutturazione rispetto a quelli applicati per le nuove costruzioni.

Al fine di agevolare gli interventi di densificazione edilizia, per la ristrutturazione, il recupero e il riuso degli immobili dismessi o in via  di dismissione, il contributo di costruzione è ridotto in misura non inferiore al venti per cento rispetto a quello previsto per le nuove costruzioni; viene lasciato ai Comuni (il compito è riservato al Consiglio comunale) il compito, entro 90 giorni, di definire i criteri e le modalità applicative per l'applicazione della riduzione.

Leggi qui il decreto

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